Il Castello di Venafro, o Castello Pandone, è inserito nella classifica dei venti Castelli più belli d’Italia, per questo è ritenuto l’orgoglio dei cittadini venafrani. Nel 1443 Francesco ricevette da Alfonso d’Aragona il Castello, come “ricompensa” per le sue imprese militari come difesa del Regno di Napoli. Alla sua morte, però, il Castello andò in mano di suo figlio Enrico, cioè il suo erede. Enrico trasformò questo Castello in un brillante ed elegante Palazzo Signorile. Enrico sin da quand'era piccolo fu abituato alla cavalleria e se ne innamorò, per questo sulle mura del Castello vennero affrescati ben 25 cavalli, tra i quali i migliori delle scuderie. Ad oggi i cavalli ancora affrescati sono solamente nove perché il Castello, essendo abitato da altre famiglie dopo quella di Enrico, subì delle trasformazioni alle sue sale e le pareti furono ricoperte da strati di intonaco. Invece al secondo piano del Castello sono riposte, oltre alle famose sculture molisane, anche opere che ricordano l’età longobarda.
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